La pizza è uno dei piatti simbolo dell’Italia, amata e celebrata in tutto il mondo. Tuttavia, gustare una pizza come un vero intenditore richiede attenzione e qualche accorgimento per cogliere appieno la sua essenza. Mangiare la pizza è un’esperienza che va oltre il semplice atto di nutrirsi. È un rituale che coinvolge tutti i sensi e che può essere arricchito da abbinamenti con vini e birre, tecniche di degustazione e curiosità sul mondo della pizza italiana. Esploreremo insieme le migliori tecniche di degustazione, gli abbinamenti ideali con vino e birra e qualche curiosità che rende speciale l’universo della pizza italiana.
1. Degustare la pizza: una questione di stile
Come per il vino, anche la pizza merita di essere assaporata con calma. Il primo passo è osservare la sua forma, la croccantezza della crosta, il colore e la disposizione degli ingredienti. Iniziare dagli aromi: il profumo del pomodoro, della mozzarella, del basilico e di eventuali altri ingredienti aiuta a preparare il palato.
Passaggi per una degustazione completa:
- Vista: osserva la cottura della crosta e il colore degli ingredienti.
- Olfatto: annusa gli aromi principali, come il pomodoro e il basilico fresco.
- Palato: assapora un boccone alla volta, partendo dal bordo fino al centro, per scoprire le diverse consistenze.
2. Abbinamenti pizza e vino: un matrimonio di sapori
Contrariamente a quanto si pensa, il vino si abbina benissimo alla pizza. Ogni tipologia di pizza, infatti, può trovare un compagno ideale nel bicchiere, basta scegliere il vino giusto.
- Margherita: semplice e tradizionale, la pizza Margherita si sposa bene con un vino bianco fresco, come un Falanghina o un Greco di Tufo. Per chi preferisce il rosso, un Chianti leggero o un Lambrusco frizzante possono bilanciare la dolcezza del pomodoro.
- Marinara: essenziale e saporita, condita con aglio e origano, richiede vini freschi come un Verdicchio o uno Chardonnay, che esaltano i sapori forti senza sovrastarli.
- Pizza con Formaggi: ricca di sapori intensi, va esaltata con un vino bianco strutturato, come un Fiano di Avellino o un Gavi di Gavi. Se preferisci un rosso, un Valpolicella è un’ottima scelta.
- Pizza con salumi: per pizze con salumi, come il prosciutto o la salsiccia, è ideale un rosso corposo e tannico come il Primitivo o il Montepulciano d’Abruzzo.
- Diavola: un vino rosso corposo come il Primitivo di Manduria o un Nero d’Avola. La piccantezza del salame viene esaltata dai tannini e dalla struttura del vino rosso.
3. Abbinamenti pizza e birra: freschezza e contrasto
La birra è spesso la scelta più immediata per accompagnare la pizza ma anche qui ci sono opzioni che possono elevare l’esperienza.
- Margherita e birre chiare: una birra chiara e leggera come una Pilsner o una Helles risulta perfetta per la Margherita, equilibrando la freschezza del pomodoro.
- Pizza piccante e birre IPA: per pizze piccanti o ricche di sapori intensi, una IPA con il suo carattere amarognolo può contrastare e bilanciare.
- Pizza bianca e birre Weiss: le pizze senza pomodoro o con ingredienti come formaggi e funghi sono ideali con una birra Weiss, fresca e leggermente acidula.
- Pizza con salumi e birre ambrate: una Amber Ale o una birra scura come la Stout valorizza la complessità di pizze con salumi, bilanciando i sapori intensi.
- Quattro Stagioni: una Belgian Ale o una Saison. La complessità degli ingredienti richiede una birra con note speziate e fruttate.
- Capricciosa: una IPA (India Pale Ale). L’amaro della IPA bilancia la ricchezza degli ingredienti come carciofi, prosciutto e funghi.
4. Curiosità dal mondo della pizza italiana
- La vera pizza napoletana: nel 2017, l’arte dei pizzaioli napoletani è stata riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.
- La pizza Margherita fu creata nel 1889 in onore della Regina Margherita di Savoia, con i colori della bandiera italiana: rosso (pomodoro), bianco (mozzarella) e verde (basilico).
- Record: la pizza più lunga del mondo è stata realizzata a Napoli nel 2016, misurando 1.853,88 metri.
- L’importanza del forno: il forno a legna è una parte fondamentale per la pizza tradizionale napoletana, che cuoce in circa 90 secondi a una temperatura di oltre 400°C.
- Pizza e superstizione: in alcune regioni del sud Italia, si dice che far cadere una fetta di pizza porti fortuna!
- I condimenti regionali: oltre alla classica Margherita, molte regioni italiane hanno varianti tipiche. Ad esempio, in Liguria troviamo la focaccia di Recco, mentre in Sicilia è popolare la pizza alla Norma, con melanzane e ricotta salata.
Trasformare ogni morso in un’esperienza
Mangiare la pizza è un’arte che può essere perfezionata con la giusta conoscenza e pratica. Abbinare correttamente vini e birre, utilizzare tecniche di degustazione e conoscere le curiosità del mondo della pizza italiana può trasformare ogni pasto in un’esperienza indimenticabile.
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